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COGITO ERGO SOFFRO
Quando pensare troppo fa male
Giorgio Nardone - Giulio De Santis
Saggistica
Collana: Saggi di terapia breve
Pagine: 126
Prezzo: € 12.50
In libreria
dal: 27 Ottobre 2011
Libro disponibile
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Tracciare un bilancio dell’avventura
intellettuale dell’uomo in Occidente
equivale a ripercorrere lo sviluppo
della razionalità tramite l’esercizio
del dubbio: filosofia, scienza, psicologia,
tutte si sono avvalse del dubbio e del suo
superamento come strumento d’indagine
e metodologico privilegiato. Ma cosa
accade quando cerchiamo di applicare
il «cogitocentrismo» nella pratica, nella
vita di tutti i giorni, di fronte a scelte e
situazioni di per sé irriducibili alla logica
e al più ferreo raziocinio? Cadiamo in
una trappola, in un autoinganno, in una
vera e propria «psicopatologia della vita
quotidiana»: ci illudiamo di poter
risolvere una crisi amorosa, un dubbio
amletico, una decisione cruciale
affidandoci al nitore rassicurante del
sillogismo, oppure, all’estremo opposto,
cerchiamo la certezza nelle «verità
rivelate», religiose, scientifiche o
ideologiche. Da strumento infallibile
il cogito si trasforma così in un ostacolo
insormontabile, fonte di incertezza se
non addirittura di sofferenza psicologica,
fino ad assumere forme patologiche.
In queste pagine, Giorgio
Nardone affianca i presupposti teorici
all’indagine clinica, proponendo
soluzioni terapeutiche «calzate
sul problema» e ispirate al modello
strategico. Sulla scia di Kant, è necessario
«riorientare» strategicamente il pensiero
per riscoprirne le potenzialità: anziché
ostinarci a cercare le risposte, dovremmo
preoccuparci di formulare meglio
le domande.
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"Al dubbio patologico si deve opporre il dubbio terapeutico,
che smonta le trappole semantiche del primo avvilendone il
meccanismo formale disfunzionale. In altri termini, mettendo
in discussione la correttezza degli interrogativi si può bloccare
il circolo vizioso della ricerca di risposte corrette a domande
scorrette. L’intelligente dà risposte esatte, il saggio fa le
domande giuste."
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