(Gradisca di Sedegliano, 1933) Nominato vescovo di Sessa Aurunca nel 1982, poi di Caserta nel 1990, ha sempre sostenuto i più deboli, non temendo di compiere atti «forti» come il dormire di notte con gli operai in fabbriche occupate, o mettersi alla guida di cortei. Fervente sostenitore della canonizzazione di don Peppe Diana, il suo operato, lungo oltre quarant’anni, l’ha portato a essere considerato il simbolo del riscatto di un territorio difficile, dell’autentica solidarietà e della lotta alla criminalità organizzata.